Monday, September 18, 2006

The Visual Dictionary

6 comments:

astralla said...

Non so prechè ma quest'immagine mi da tristezza...sarà che amo i colori e il movimento....
Ma posso permettermi di chiederti cosa senti tu nel silenzio...
ps. bentrovato!

PiB said...

nel silenzio cara Astralla sento tutto quello che è stato fin'ora scrittoin questo blog e molto più..la cosa più importante rimane cmq il fatto che SENTO...sempre

astralla said...

Per cogliere la sostanza...giusto?

Hai ragione, PiB, in questo caso il silenzio riempie il cuore...

Claudia said...

Nel silenzio c'è anche questo:

La terra del silenzio


Un rapporto unico, in esclusiva per l’Italia. Atteso, con sentimenti opposti, dalle comunità kurda e turca in Italia.


La terra del silenzio
di Mehmet Barut

a cura di Giuseppe Rinaldi, prefazione di Marco Revelli

Un rapporto unico, in esclusiva per l’Italia. Atteso, con sentimenti opposti, dalle comunità kurda e turca in Italia.

La terra del silenzio è innanzitutto un’indagine sociologica, svolta con rigore scientifico, imparzialità e dedizione, che analizza la vicenda del trasferimento forzato dei cittadini kurdi in Turchia.

Al contempo, questo libro unico è anche qualcosa in più: secondo Sefika Gürbüz, direttrice del Göc Der, “i protagonisti sono le persone e le famiglie che migrano senza volerlo”. La ricerca, che affronta la situazione da un punto di vista multidisciplinare, evidenzia il grande e comune desiderio di tornare indietro, nella propria patria, nelle proprie case, espresso dalla popolazione oggetto dei trasferimenti forzati.

Il libro, tradotto con cura dal kurdo grazie all’Ics di Alessandria, è un viaggio unico e incredibile attraverso le dolorose e tragiche vicende di un popolo che vive da alieno in un Paese, la Turchia, in attesa di entrare nell’Unione europea. Accompagnano il lettore in un cammino difficile ma estremamente istruttivo le penne solide di Giuseppe Rinaldi, che ha curato il volume, e di Marco Revelli, che ha scritto un’efficace prefazione.

(Fonte AceA)

derbeer said...

Un'amica ha riscoperto i film muti di Charlie Chaplin e mi ha detto c'è molta più comunicazione ed espressività in quelli che nei film parlati.
Però non è riuscita a convincermi molto...

*lapilli* said...

ciao Pib,
bellissimo il visual dictionary e bellissimo anche il tuo blog. Ti linko :)