Thursday, May 11, 2006

Silentium et Labora

Silence è la parola che viene usata in India per denominare le persone non-udenti. Proprio in India un gruppo di artisti sordo-muti ebbe l' idea di realizzare biglietti augurali dipinti a mano e la loro idea attirò l’attenzione di un gruppo di operatori sociali. Si è così sviluppata l’organizzazione Silence che opera da circa 25 anni. Silence è ora un’organizzazione basata sulla formazione e sulla produzione di oggetti di artigianato‚ dove i soggetti sono le persone disabili delle zone più povere di Calcutta. Uomini e donne di varie età‚ sordo muti (il 60%)‚ ciechi o con altri tipi di handicap‚ hanno la possibilità di non sentirsi più dei semplici pesi per i loro familiari‚ ma sviluppando le loro capacità e diventando autonomi‚ possono sentirsi parte attiva delle loro famiglie e della società. Lavorano nel team di Silence circa 80 persone disabili‚ e tutte stanno sviluppando diverse capacità‚ fra cui quella di imparare a vivere e a relazionarsi con gli altri. Oltre alle 80 persone fisse che lavorano nei laboratori di Silence‚ ce ne sono altre 45 che hanno le capacità per produrre artigianato e vengono chiamate a lavorare in caso di necessità. Questo permette un’ottima flessibilità nel caso di grossi ordini urgenti. Coloro che non hanno sviluppato grandi capacità possono comunque occuparsi di confezionare i prodotti e di fare il controllo qualità. Per l’organizzazione e la supervisione delle attività lavorano 10 persone‚ non disabili‚ a tempo pieno. Tratto da Equomercato

Per saperne di più: Silence India

2 comments:

Claudia said...

Ho visto le loro candele nei negozi del circuito Fair Trade, ma non avevo letto del progetto che le realizza.
Nell'ottica delle diverse abilità che ha ogni persona e che vengono valorizzate positivamente, anche quando sarebbe più comodo definire "handicappato" un soggetto, sai di radio rete 180? http://www.rete180.it/

PiB said...

Grazie Claudia non ne ero a conoscenza.